Recuperare la tenerezza: il coraggio di essere lenti e vulnerabili

Continuiamo a correre. Andiamo sempre più di fretta. Ci anestetizziamo e ci irrigidiamo nella velocità. E così, una delle prime cose che perdiamo e non ‘sentiamo’ più è l’emozione della tenerezza. Non lasciamo spazio alla tenerezza. Ce ne teniamo ben lontani, forse perché questa ci farebbe diventare più lenti, più vulnerabili. Tuttavia, possiamo vivere una vita intensa senza tenerezza?

L’adorazione della velocità: come perdiamo la nostra umanità

Viviamo in un mondo che celebra la velocità, l’efficienza e la produttività. Nell’epoca dell’informazione e della digitalizzazione, l’accelerazione sembra essere diventata la norma. Siamo condotti a credere che più velocemente andiamo, più raggiungiamo. Tuttavia, questa incessante corsa contro il tempo ha un prezzo. Ci priva di una parte della nostra umanità, del nostro bisogno di connessione e, soprattutto, della nostra capacità di sentire e di condividere tenerezza.

La tenerezza è un sentimento di profonda apertura, un abbraccio caldo che ci permette di connetterci con gli altri a un livello più profondo. È un’espressione di empatia, di comprensione. Ma, in un mondo che corre, che privilegia il fare sul sentire, ci stiamo lentamente distanziando da questo potere della tenerezza.

La perdita della tenerezza: perdere l’abilità di essere vulnerabili

Riflettiamo un attimo su cosa significa veramente perdere la capacità di sentire la tenerezza. Questa perdita non significa solo che ci stiamo allontanando da un’emozione calda e rassicurante. Significa anche che stiamo perdendo la capacità di essere vulnerabili, di mostrare la nostra vera natura, di permettere agli altri di vedere chi siamo realmente. La tenerezza, infatti, richiede vulnerabilità. Richiede che mostriamo il nostro cuore, che esprimiamo i nostri sentimenti, affrontando la paura di essere giudicati.

Il dono della tenerezza

La tenerezza ci rallenta. Ci invita a fare una pausa, a respirare, a contemplare il mondo e le persone che ci circondano. Ci invita a essere presenti, a vivere il momento, ad apprezzare la bellezza e la complessità della vita. Forse è proprio per questo che tendiamo a evitarla. La tenerezza ci rende vulnerabili, ci rende più lenti. Ma questa lentezza, questa vulnerabilità, è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno.

Possiamo davvero vivere una vita piena e intensa senza tenerezza? Senza tenerezza, la vita diventa una serie di attività meccaniche, priva di significato profondo. Senza tenerezza, perdiamo la capacità di sentire empatia per gli altri, di amare e di essere amati. Senza tenerezza, perdiamo la connessione con la nostra umanità.

Alla ricerca della tenerezza

Ritrovare la nostra capacità di sentire e condividere tenerezza è un processo che richiede tempo e pazienza. È un viaggio interiore, un percorso verso la scoperta di noi stessi e del nostro posto nel mondo. Ma è un viaggio che vale la pena fare. Perché la tenerezza, con la sua dolcezza e la sua vulnerabilità, è il ponte che ci collega a noi stessi, agli altri e al mondo. È l’ingrediente essenziale per vivere una vita piena, ricca e autentica.

In un mondo che corre, che spesso ci fa sentire persi e disconnessi, la tenerezza può essere la nostra bussola. Può guidarci verso una vita più profonda, più significativa, più umana. Diamo alla tenerezza lo spazio e il tempo che merita nelle nostre vite. Rallentiamo. Siamo vulnerabili. Siamo teneri.

Dai un’occhiata al video in cui il Dott. Vicelli esplora con profondità l’emozione della tenerezza. VIDEO SULLA TENEREZZA

Riferimenti bibliografici:

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